- I giudizi che hanno per oggetto la separazione della coppia sono i luoghi privilegiati per l’emersione della violenza domestica. Violenza che non si combatte solo nelle aule dei Tribunali penali: la Riforma Cartabia pone il giudice civile nelle condizioni di riconoscere la violenza fin dall’inizio del procedimento e così di adottare provvedimenti a tutela della […]
- Illegittimi i Regolamenti comunali in tema di assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale per gli alunni disabili nella parte in cui limitano la concessione del suddetto servizio ai soli studenti frequentanti la scuola di ogni ordine e grado in situazione di gravità, escludendo pertanto l’assistenza agli alunni affetti da disabilità lieve o moderata.
- Al pari delle unioni eterosessuali anche quelle tra persone dello stesso sesso possono sciogliersi, ma la cessazione di tale rapporto di coppia non comporta l'interruzione del legame genitori-figli.
- Vanno contemperati gli interessi dei coniugi e dei minori senza arrecare pregiudizio ad alcuno; in tal senso può essere assegnata la casa coniugale al marito qualora le condizioni di salute dello stesso impediscano un collocamento differente che vada ad alterare l’equilibrio psico-fisico del soggetto affetto da una grave patologia.
- «La donazione indiretta dell'immobile non è configurabile quando il donante paghi soltanto una parte del prezzo del bene, giacché la corresponsione del denaro costituisce una diversa modalità per attuare l'identico risultato giuridico-economico dell'attribuzione liberale dell'immobile esclusivamente nell'ipotesi in cui ne sostenga l'intero costo».
- La legge 40/2004 prevede che il consenso manifestato alla PMA sia irrevocabile una volta fecondato l’embrione. Cosa succede, però, se nel tempo intercorso tra il consenso e l’impianto in utero la coppia si disgrega e l’uomo rifiuta di divenire padre contro la sua volontà?
- Con riguardo alla tematica del cognome dei figli, la sentenza della Corte Costituzionale n. 131/2022 riguarda il primo comma dell’art. 262 c.c. e non le disposizioni applicabili alle fattispecie concernenti la decisione giudiziale di attribuzione del cognome al minorenne nato fuori dal matrimonio e non riconosciuto contestualmente dai due genitori.
- Nel caso di specie, una madre ricorre in giudizio avverso l’affidamento c.d. “superesclusivo” della figlia al padre, adottato a seguito dell’aggressione perpetrata dalla stessa ai danni dell’ex coniuge e della compagna, culminata poi nell’accoltellamento dell'uomo, oltre che nella successiva sospensione della ricorrente dall’esercizio del diritto di visita nei confronti della figlia.
- Nel caso in cui si debba valutare se la convivenza ultra triennale tra i coniugi osti o meno alla delibazione della sentenza ecclesiastica di nullità del matrimonio pronunciata per un vizio genetico del matrimonio-atto, rispondente a quelli rilevanti anche per l’ordinamento italiano, dovrà farsi riferimento al vizio in concreto accerto nella sentenza ecclesiastica e non […]
- Il rifiuto di farsi visitare da un C.T.U. non giustifica la nomina di un amministrazione di sostegnoAi fini della nomina dell’amministratore di sostegno, la condotta non collaborativa del soggetto beneficiario della misura non può, di per sé, costituire un indizio significativo della menomazione della salute, fisica o psichica, in mancanza di accertamenti clinici certi ed univoci.