- L’art. 1117 c.c. stabilisce una presunzione di condominialità di alcune parti che sono, per natura o funzione, parti comuni, la quale può essere superata solo mediante la prova contraria. Secondo la Cassazione, inoltre, l’inutilizzabilità del bene dà luogo ad un risarcimento per il proprietario, che non è chiamato a dimostrare tale assunto, dato che la prova può […]
- La presunzione di condominialità del lastrico solare deriva sia dall'attitudine oggettiva del bene al godimento comune, sia dalla concreta destinazione di esso al servizio comune, con la conseguenza che, per vincere tale presunzione, il soggetto che ne rivendichi la proprietà esclusiva ha l'onere di fornire la prova di tale diritto.
- Uno degli incidenti che si verificano più di frequente nel condominio è rappresentato dalla caduta sulle scale, nell'androne oppure in uno dei luoghi comuni. Raramente colui che subisce il danno ammette che il fatto è dipeso dalla propria scarsa attenzione. Spesso la responsabilità di quanto avvenuto viene addossata al condominio e, in conseguenza e con […]
- Non può ritenersi valida la convocazione assembleare avvenuta mediante WhatsApp, anche nelle ipotesi di autoconvocazione da parte dei condomini stessi per la nomina del nuovo amministratore. Lo ha chiarito il Tribunale di Avellino, il quale ha ricordato che l'art. 66 disp. att. c.c. stabilisce le forme tassative tramite cui l’avviso di convocazione deve essere portato a conoscenza degli aventi […]
- Il criterio attributivo della proprietà comune previsto dall’art. 1117 c.c. può essere superato soltanto mediante la prova certa che il bene non sia mai stato di proprietà comune, da fornire a cura del soggetto interessato mediante la produzione di un titolo anteriore all’insorgenza del condominio, ovvero che lo stesso sia stato acquistato per usucapione.
- Al fine di qualificare un’apertura in un muro come luce o come veduta occorre verificare se la stessa consente l’inspectio (ossia la possibilità per chi la usa di guardarvi attraverso in moro diretto e diagonale) e la prospectio (ossia la possibilità di sporgersi e guardare in tutte le direzioni).Laddove l’apertura consenta sia l’inspectio che la […]
- La sottrazione di un’area cortilizia al comune godimento prima che venisse costituito il condominio con la compravendita degli appartamenti, non esclude la successiva presunzione di condominialità del cortile quale parte comune. Difatti, in tal caso, la sottrazione dell’area non muta le caratteristiche proprie di uno spazio la cui funzione essenziale è quella di fornire aria […]
- Il negozio con cui, successivamente alla costituzione del condominio, si imprime ad un immobile, ab origine di proprietà di uno dei condomini, il vincolo di destinazione in perpetuo ad alloggio del portiere, non è sussumibile nella categoria delle obbligazioni propter rem, difettando il requisito della tipicità, giacché non esiste una disposizione di legge che contempli l’obbligazione […]
- Nel condominio una parte è condominiale laddove viene ravvisato un rapporto di accessorietà necessaria che lega parti comuni a parti private. Tale condizione è presunta qualora sussistano gli elementi, in forza della cosiddetta presunzione di condominialità. Diversamente, una servitù non può essere presunta, dato che presuppone la sussistenza di un titolo contrario che superi la […]
- Il Tribunale di Milano, con sentenza del 30 settembre 2024, ha statuito che nelle "case di ringhiera", caratterizzate da alloggi privi di servizi igienici, il condominio ha l'obbligo di manutenere il bagno condominiale comune, garantendone l’idoneità all’uso.