- Le clausole dell’accordo di separazione consensuale o di divorzio a domanda congiunta, che riconoscono ad uno o ad entrambi i coniugi la proprietà esclusiva di beni, mobili o immobili, o la titolarità di altri diritti reali, ovvero operano un trasferimento a favore di uno di essi o dei figli al fine di assicurarne il mantenimento, […]
- Secondo la Suprema Corte, non è la nuova relazione in sé ad essere offensiva della dignità del donante, ma le modalità con le quali la stessa è stata resa palese, sebbene già intrapresa in epoca anteriore alla donazione, ed essendo stata poi esternata con modalità evidentemente irriguardose nei confronti dell’ex compagno
- «La notificazione dell'accettazione della donazione, prevista dall'art. 782, comma 2, c.c., per i casi in cui proposta ed accettazione siano contenuti in atti pubblici distinti deve eseguirsi in modo rituale e costituisce requisito indispensabile per la perfezione del relativo contratto che, pertanto, prima del suo verificarsi non può considerarsi ancora concluso».
- In tema di successioni, la fattispecie della mancata redazione dell’inventario comporta l’effetto dell’accettazione pura e semplice dell’eredità e, quindi, ricade pienamente nella regola della inammissibilità dell’azione di riduzione verso i terzi non coeredi.
- Con il raggiungimento di un’età nella quale il percorso formativo di studi è solitamente concluso, la condizione di persistente mancanza di autosufficienza economica reddituale, in assenza di ragioni individuali specifiche, costituisce un indicatore forte di inerzia colpevole, determinando la revoca del diritto del figlio maggiorenne ma non autosufficiente ad essere mantenuto dai genitori.
- Nei casi di affidamento condiviso, per questioni di ordinaria amministrazione può decidere anche il solo genitore collocatario, senza alcuna lesione del diritto alla bigenitorialità. Lo ha chiarito la Suprema Corte, specificando che ciò deve avvenire nel miglior interesse del minore.
- Insieme all'Avvocato Strozzi, ripercorriamo i recenti sviluppi giurisprudenziali in materia di amministrazione di sostegno.
- Il reclamo è ammesso solo se il contenuto dei provvedimenti urgenti coincide con quello stabilito nell'articolo 473-bis.24 c.p.c., ovvero se tali provvedimenti impongono restrizioni significative sulla responsabilità genitoriale e sulle modalità di affidamento e collocazione dei minori.
- Sciolto il vincolo coniugale, in linea di principio, ciascun ex coniuge deve provvedere al proprio mantenimento, ma tale principio è derogato, in base alla disciplina sull’assegno divorzile, oltre che nell’ipotesi di non autosufficienza di uno degli ex coniugi, anche nel caso in cui il matrimonio sia stato causa di uno spostamento patrimoniale dall’uno all’altro coniuge, […]
- Per i giudici, la rettificazione dell'attribuzione di sesso per le persone con disforia di genere non costituisce un effettivo cambiamento di identità. Pertanto, il matrimonio non è annullabile.