POS OBBLIGATORIO: ultime novità

Mag 20, 2015 | 2015, Legislazione e Giurisprudenza

POS obbligatorio: ultime novità

Per le sanzioni serve l’intesa generale: multe alte e penalizzanti, assenza di copertura per le detrazioni.

 

Sembra ormai diventata una telenovela, da un paio di anni a questa parte, quella del Pos obbligatorio per esercenti attività commerciali e professionisti. In un continuo susseguirsi di annunci e smentite, interpretazioni, eccezioni e proposte di legge, siamo ora all’ultimo colpo di scena.

Dopo l’annuncio del disegno di legge che avrebbe visto introdurre le sanzioni (dimenticate dalla originaria normativa), sanzioni che si sarebbero spinte – per gli inadempienti all’obbligo di dotarsi dello strumento di pagamento elettronico – fino a mille euro e alla chiusura dell’esercizio (leggi Per chi non ha il POS sanzione da 500 euro e sospensione attività), oggi parrebbe che il ddl in commento sarà ritirato. E questo essenzialmente per due ragioni:

 

– le multe sarebbero eccessive e sproporzionate;

– non c’è ancora copertura economica per le agevolazioni fiscali (detrazioni) promesse in favore di chi si attrezza di Pos.

 

I professionisti potranno quindi dormire sonni tranquilli. La mancata installazione del Pos per i pagamenti sopra i 30 euro non comporterà nessuna sanzione. Almeno per ora. Ma l’intenzione di attuare la normativa resta: non prima però di aver avviato un’ampia consultazione con tutte le categorie interessante affinché sia possibile dare vita a un nuovo testo di legge. Testo, quest’ultimo, che dovrà anche essere a costo zero per lo Stato.

 

Insomma, sembra che, a far marcia indietro al legislatore non sia stato tanto l’amore per le categorie interessate, quanto il problema di recuperare le risorse nececessarie per consentire la detrazione di una quota percentuale (da determinare volta per volta) degli importi che l’esercente/professionista riesce a fare pagare tramite Pos.

 

Il punto, però – secondo molti – è che sarebbe meglio lavorare sulla riduzione al minimo dei costi per le transazioni e sull’installazione degli apparecchi invece che non sugli incentivi la cui portata rischia di non essere chiara.