Responsabilità civile

  • Dopo una gestazione durata oltre un anno, il disegno di legge, di iniziativa governativa, recante «Interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285», vede la luce. Il testo, che si compone di 36 articoli, suddivisi in 5 titoli […]
  • In un caso di responsabilità medica, relativamente alla clausola claims made, la Suprema Corte – tornando a pronunciarsi sul tema – ha chiarito che «non v’è spazio per una verifica di compatibilità con il disposto dell’art. 2965 c.c.»
  • Per la III Sezione Civile della Suprema Corte, la Corte d’Appello investita del riesame di una questione a seguito di ordinanza o sentenza di rinvio della Cassazione, non potrà che attenersi ai principi espressi da quest’ultima e necessariamente ai relativi limiti.
  • Il danno patrimoniale che un soggetto invalido sostiene, per le spese di assistenza di cui necessita durante tutta la sua vita, costituisce un pregiudizio permanente, che si produce quotidianamente e che integra un’ipotesi di danno patrimoniale futuro, ovvero non ancora verificatosi al momento della decisione, ma che si determinerà ragionevolmente in futuro, per la cui liquidazione occorre […]
  • Respinta la richiesta avanzata da una signora vittima di un capitombolo all’interno di un centro commerciale. Ricostruito nei dettagli l’episodio, foto e video inchiodano la signora: ella, in condizioni di ottima visibilità, non adottò le necessarie cautele e prudenza tali da permetterle di avvedersi dell’evidente stato dei luoghi.
  • Quando la situazione di un possibile danno è suscettibile di essere prevista e superata attraverso l’intervento del danneggiato, tanto più incidente deve considerarsi l’efficienza causale del comportamento imprudente del medesimo nel dinamismo causale del danno, fino a rendere possibile che detto comportamento interrompa il nesso eziologico tra fatto ed evento dannoso.
  • In caso di vaccinazione non obbligatoria, la Suprema Corte ha chiarito che, se non sussiste un valido consenso informato dei pazienti, l'Asl deve essere condannata al risarcimento danni, dal momento che, se informati sui rischi, i soggetti coinvolti avrebbero potuto non procedere con la somministrazione.
  • In materia di domicilio digitale, è stato chiarito che le parti possono continuare a prediligere il domicilio fisico nonostante l'introduzione del domicilio digitale, sottolineando che l'indicazione di quest'ultimo comporta notifiche telematiche obbligatorie, a meno che non sia eletto esclusivamente per le comunicazioni. Se l'elezione di domicilio digitale dell’indirizzo di posta elettronica certificata è effettuata ai soli fini […]
  • La Cassazione si esprime su una questione delicata: il nesso di causa nel caso di malattia professionale, nella specie da esposizione ad amianto, e morte del lavoratore. Trattandosi di processi latenti che si manifestano a distanza di anni, si pone il problema di individuare il criterio per stabilire il nesso eziologico.
  • In un caso di risarcimento danni per sinistro stradale, sono stati forniti chiarimenti processuali relativi al ricorso incidentale tardivo alla luce delle recenti pronunce della Suprema Corte.